Quando si registra un episodio di portata mondiale come quello cui si sta assistendo in questi giorni relativo alla guerra in Ucraina, tutto il mondo rischia di pagarne le conseguenze tanto in modo diretto, quanto indiretto. In quest’ultimo campo rientrano ad esempio tutte le problematiche di natura economica, con i mercati che iniziano a dare segni di cedimento, soprattutto in alcuni settori.
Il mondo delle Borsa è uno di questi: per definizione volatile, facilmente incline ad andare incontro ad alti e bassi, molto sensibile alle notizie di attualità politica. Quando ci sono crisi mondiali come nel caso di guerre, le borse sono tra le prime a pagarne le conseguenze: gli investitori tendono a rivolgersi ad altri generi di asset, come nel caso dei beni rifugio, su tutti l’oro.
Con l’acuirsi della situazione critica in Ucraina a seguito dell’invasione da parte della Russia, sono tornate le vendite sulle principali borse europee, ovviamente impaurite da quanto potrebbe accadere. È questo il meccanismo base del mercato delle azioni, quindi il funzionamento della Borsa. Vediamo nel dettaglio cosa sta accadendo in questi giorni di crisi sulle principali piazze mondiali.
La guerra e la crisi delle borse
In casi come questo i mercati guardano con preoccupazione agli sviluppi della guerra; i motivi sono evidenti, si parla delle ricadute che un conflitto di questa portata può avere sui prezzi delle materie prime, il che va a generare una spirale che alimenta poi l’inflazione. Nello specifico, le probabili sanzioni ulteriori ed i relativi effetti sull’economia della Russia, e a caduta, poi, mondiale, andranno a condizionare il mercato.
In molte piazze, come ad esempio quella di Londra, sono stati finanche sospese dalle negoziazioni diverse società russe come ad esempio Gazprom, Sberbank, Lukoil. Nel frattempo la Borsa russa ha sospeso le proprie contrattazioni a tempo indeterminato e l’economia del paese sarà ora messa a dura prova proprio in considerazione di tutti questi elementi fin qui analizzati.
Secondo gli analisti, tutte le differenze del caso saranno legate all’area nella quale si svolgerà la guerra (se dovesse sconfinare, i pericoli diventerebbero maggiori) oltre che, come ovvio che sia, alla sua durata. Fermo restando che, a prescindere da tutte le varie ipotesi che si possano mettere sul tavolo, la guerra tra Russia e Ucraina avrà comunque come esito una catastrofe dal punto di vista economico, soprattutto sui mercati borsistici che da sempre sono sensibili a crisi come queste e reagiscono, negativamente, in tempo quasi reale.