C’è uno scenario probabile e discusso che, in questi giorni, ha aperto il dibattito intorno all’intelligenza artificiale a scuola. Non ci sono dubbi sul fatto che questa nuova, sorprendente, tecnologia possa migliorare e potenziare l’apprendimento degli studenti attraverso la creazione di programmi personalizzati. Molte operazioni che oggi richiedono molto tempo, come la correzione dei compiti in classe, potrebbero essere velocizzate attraverso l’AI. Ma come sarebbe il mondo della scuola se l’intelligenza artificiale lo dominasse?
L’intelligenza artificiale. Un passo in dietro per spiegare il fenomeno
Parlando di intelligenza artificiale, la prima cosa che ci viene in mente è ChatGPT ma occorre mettere in conto che non ci riferiamo solo a questo e che le evoluzioni nel settore dell’high tech potrebbero essere numerose, importanti e rivoluzionarie. Tuttavia partiamo dal fenomeno del momento per comprendere cos’è l’intelligenza artificiale e quali sono le sue funzioni principali. ChatGPT sta per Chat Generative Pre-trained Transformer e si tratta di un prototipo di chatbot basato sull’intelligenza artificiale e machine learning. Per machine learning (abbreviato in ML) si fa riferimento all’apprendimento automatico dei robot. Ideato da OpenAI per simulare una conversazione con un essere umano, potrebbe rivoluzionare interi settori nel mondo del futuro. Il lancio di ChatGPT è avvenuto il 3 novembre 2022 ed è stato accompagnato da forte entusiasmo e da qualche perplessità. Si tratta del primo modello di questo tipo rilasciato al pubblico. I meccanismi alla base di GPT prevedono una fase di training compiuta su milioni di informazioni raccolte ed elaborate.
L’intelligenza artificiale tra i banchi di scuola
Fa discutere la prospettiva dell’ingresso dell’intelligenza artificiale tra banchi di scuola e sono in molti coloro che temono un uso sbagliato dell’AI. Certamente, in futuro, non mancheranno posizioni contrapposte e aspri confronti sulla tematica ma, tralasciando quest’aspetto, proveremo a comprendere in che modo l’intelligenza artificiale può essere usata per l’apprendimento degli studenti, per la raccolta dati, per la preparazione di esami e concorsi ma anche per sperimentare nuove e più qualificate forme di insegnamento. L’ingresso dell’AI nel mondo dell’istruzione velocizzerà molte pratiche e migliorerà metodi di lavoro attraverso l’innovazione e la tecnologia avanzata. Tuttavia, non occorre perdere di vista un elemento fondamentale, cioè il rapporto umano tra alunno e insegnante.
Un supporto valido se non si trasforma in automatismo
L’intelligenza artificiale può quindi diventare un valido supporto se non si trasforma in un automatismo. Proprio l’Unione Europea, a proposito dell’uso dell’AI, ha sottolineato come gli educatori possono essere avvantaggiati nel suo utilizzo ma devono ancorarsi a principi etici che garantiscano la resistenza di quel fattore umano che non può e non deve scomparire. Se da un lato, quindi, il futuro ci riserva contesti educativi più reattivi, personalizzati e capaci di fornire preziose informazioni sullo sviluppo degli studenti. Dall’altro, il rischio è quello di disabituarsi al rapporto con gli altri compagni o addirittura con gli insegnanti.
Alcuni esempi
Una delle possibili funzioni che l’intelligenza artificiale è in grado di svolgere è quella di correggere dei testi. Presumibilmente, l’insegnante di italiano potrebbe esaminare gli elaborati dei suoi alunni avvalendosi dell’AI. Il vantaggio è una correzione rapida, un voto esatto e un’innegabile ottimizzazione del tempo. Lo svantaggio è che non correggendo il testo in modo tradizionale potrebbe avere difficoltà a far comprendere ai propri studenti il motivo dell’errore o semplicemente svanirebbe quell’occasione di confronto che, all’interno delle realtà scolastiche, è fondamentale.
Una nuova Era
L’intelligenza artificiale segna l’inizio di una nuova Era per tutte le professioni e avrà un forte impatto non solo nel settore della scuola ma anche in tutti gli altri settori . I robot svolgeranno molte delle funzioni attualmente demandate all’essere umano. I modelli di intelligenza artificiale potranno essere impiegati per la creazione di spot pubblicitari o intere campagne di marketing ma potranno anche redigere contratti di compra-vendita, offrire l’assistenza ai clienti e persino impartire consigli specialistici (legali, medici, contabili, informatici, ecc.).