Uscire dalla crisi economica e sociale che sta attraversando la nostra epoca è possibile? Perché potrebbe avere un ruolo estremamente strategico l’intero settore del digitale? Come è cambiato il mondo del lavoro con l’introduzione e la diffusione di tecnologie innovative che guardano sempre con maggior favore l’intelligenza artificiale? A queste e ad altre domane proveremo a rispondere nella narrazione che segue.
Un esempio dei tempi che cambiano
Ogni settore economico subisce, nel corso del tempo, delle variazioni più o meno significative che conducono a trasformazioni radicali. Per fare un esempio veloce e semplificativo potremmo prendere come riferimento il mondo della fotografia. Un tempo, il fotografo era uno dei professionisti più pagati e richiesti. I decenni hanno favorito la nascita e lo sviluppo di nuove tecnologie e la commercializzazione di strumenti che, in precedenza, erano considerati ricercati e di nicchia come macchine fotografiche e reflex. I cellulari di ultima generazione hanno ulteriormente compromesso il mercato e il numero di fotografi si è ridotto drasticamente o in parte si è reinventato. Oggi esistono pochi professionisti capaci di utilizzare vecchie macchine di produzione in modo fruttuoso e remunerativo. Al contrario, cresce il numero dei digital creator e la richiesta di questi esperti di immagini digitali e fotografia (in senso lato).
La crisi. Il post covid che ha messo in ginocchio interi settori economici
La situazione di instabilità globale è stata accentuata e peggiorata dalla Pandemia da Covid19 che ha bloccato l’economia per un lungo periodo creando situazioni di crisi emergente. Le conseguenze sono state tragiche dal punto di vista sociale ma anche dal punto di vista economico con la flessione di alcuni settori strategici come quello dell’automotive che ha colpito le imprese meccaniche. Molte imprese sono state costrette a modificare o stravolgere la strategia legata alle esportazioni di beni e alle importazioni di materie prime. “Secondo quanto rilevato dall’Ufficio Studi dell’Associazione Piccole e Medie Industrie (A.P.I.): il 37% ha cambiato fornitori, il 17% ha aumentato i prezzi, il 19% ha dovuto cercare nuovi mercati per l’export”.
Come il digitale può contribuire a migliorare la situazione e uscire dalla crisi
Il digitale, la sua diffusione, l’innovazione e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale potrebbero rappresentare, per una certa fascia della popolazione, un elemento di rischio per numerosi posti di lavori che potrebbero essere compromessi. La verità è che il mondo digital rappresenta una vera e propria opportunità per vecchie e nuove professioni. Uno strumento utile ad ottimizzare le performances diminuendo i tempi di produzione. Istituzioni e parti sociali devono collaborare tra di loro per superare la crisi sistematica multi settore che si prolunga da troppo tempo ma, devono anche dare nuova linfa al sistema produttivo e in particolare alle piccole e medie aziende, alle start up, al settore ICT.
Un’impresa sopravvive solo se innovata
C’è un mantra che deve essere ripetuto per evitare che, la crisi in cui siamo precipitati, diventi sempre più grave e profonda: un’impresa sopravvive solo se innovata. L’innovazione non è solo importante ma fondamentale. Con il termine innovazione si fa riferimento a nuove modalità di progettazione, di produzione o vendita di beni o servizi. Si tratta di un cambiamento positivo nello stato di cose esistente o nella realizzazione di cose nuove. L’impresa sopravvive solo se si rinnova, dicevamo. Un imprenditore deve essere in grado di mettere in discussione sé stesso cogliendo le tante sollecitazioni che giungono dall’esterno o dall’interno dell’impresa per essere al passo con le nuove condizioni del mercato e per rispondervi in modo innovativo. Questo, spesso, significa tre cose: essere visionario, saper comunicare, saper utilizzare la tecnologia. In questo modo il digital può rappresentare un’occasione di crescita unica.