L’Unione Europea vuole una volta per tutte risolvere il problema delle fake news. Il contrasto alle fake news parte da Bruxselles, dove si è tenuta una conferenza stampa congiunta tra il commissario Ue per il mercato interno, Thierry Breton, e la vicepresidente della Commissione Ue, Vera Jourova, per la presentazione delle nuove linee guida del Codice Ue contro la disinformazione. La commissione ha presentato il nuovo codice a settembre, il quale diventerà legge i primi giorni del 2023. Al suo interno vi saranno delle sanzioni molto dure per il reato da fake news, ritenuto tale dal nuovo emendamento, il quale reato, in base alla gravità del “danno” potrà essere punibile fino a 10 anni di galera, con multe che arriverebbero fino ai 20.000€.
Partire dai banchi di scuola
La UE, ha deciso dunque di presentare delle linee guida europee per insegnanti ed educatori su come affrontare al meglio la disinformazione e soprattutto cercare di promuovere l’alfabetizzazione digitale attraverso l’istruzione e la formazione. L’ Unione Europea ha ben pensato di promuovere l’informazione riguardante le fake news già dai primi anni tra i banchi di scuola.
Perchè è così importante cominciare dalla Scuola?
Oggi, la maggior parte delle informazioni che riceviamo, provengono dal web. I ragazzini più piccoli che cominiciano ad avere i primi approcci sul web, prendono per buono ogni informazione da loro acquisita. Per questo, fin dai primi anni sarà fondamentale educare i bambini a riconoscere le bufale. Dunque, il contrasto alle fake news, parte proprio dai primi anni di sviluppo non solo fisico, ma soprattutto mentale dei ragazzi, i quali cominceranno già da piccoli a sviluppare un punto di vista critico nei confronti delle notizie apprese sul web. Avere una mente allenata a capire ed eventualmente riuscire a scovare delle fake news, oggi è di fondamentale importanza. Si pensi agli enormi danni arrecati dalle fake news durante la pandemia, se la popolazione fosse stata adeguatamente istruita a tal riguardo, si sarebbero risparmiate centinaia di migliaia di proteste inutili e illazioni nei confronti di medici e ricercatori, ma soprattutto si sarebbero potute salvare diverse vite, di coloro che credendo ingenuamente a determinate fake news, non prestavano attenzione al virus addirittura rifiutando le cure mediche.
Cosa indicano le linee guida
Come abbiamo già detto in precedenza, le linee guida sono state indirizzate soprattutto nei confronti di insegnanti ed educatori di scuola primaria e secondaria, modo tale da costruire delle fondamenta solide alla base delle generazioni future.
Ma cosa dicono queste linee guida? esse contengono soprattutto dei piani di attività e suggerimenti nei quali sono presenti delle skils per gli insegnanti, per far apprendere al meglio come utilizzare le teconologie digitali in modo responsabile e su come valutare le competenze degli studenti in materia di alfabetizzazione digitale.
Educazione alla cittadinanza digitale
È così che si chiamerà la nuova materia che verrà introdotta gradualmente nell’anno scolastico 2023/2024, e la quale andrà appunto, ad integrare questa nuova tipologia di insegnamento. Fondamentale sarà vedere la risposta di alunni e insegnanti, al fronte di questa nuova attività formativa, sarà curioso soprattuto capire l’approccio che i ragazzi avranno a riguardo.
Dunque, oggi la società, ci obbliga a formare un’intera generazione alla distinzione fra ciò che è reale e ciò che è finto, perchè la tencologia avanza sempre più velocemente e con se arrivano le innovazioni è vero, ma anche taluni aspetti decisamente negativi e gravi, proprio come le fake news. La speranza è che questa mossa possa definitivamente portare una svolta al contrasto alle fake news ed interrompere una volta per tutte il terrorismo, le truffe e lo sciacallaggio che ne fanno da padroni.