Presto TikTok, popolare piattaforma di social media che permette agli utenti di creare e condividere brevi video, potrebbe essere vietata all’interno delle pubbliche amministrazioni. Ad annunciarlo, già lo scorso febbraio, è stato il ministro alla PA Zagrillo. L’idea di imporre un divieto all’uso di TikTok, da parte dei dipendenti pubblici, ha già avuto alcuni precedenti. Infatti, all’inizio del 2023, un provvedimento simile è stato adottato dal Governo federale americano, dalla Commissione e dal Consiglio europeo. Pertanto, non è escluso che, altre organizzazioni e istituzioni governative potrebbero decidere di condividere la medesima scelta. Alla base, ovviamente ci sono i timori legati alla sicurezza dei dati e privacy.
Un passo indietro. Il fenomeno TikTok
Negli ultimi anni TikTok, da perfetto sconosciuto del web, si è affermato come protagonista distinto e apprezzato in tutto il mondo. La piattaforma, lanciata nel settembre 2016 da ByteDance, ha saputo conquistare, in pochi anni, la fiducia di un larghissimo bacino di pubblico diventando, di fatto, uno dei social network più utilizzati a livello mondiale. Non è chiaro comprendere quale sia stata la vera formula del successo di questa piattaforma, Probabilmente ha influito, positivamente, l’aspetto grafico e l’estrema versatilità.TikTok, infatti, si basa essenzialmente su video brevi, con una durata massima di 60 secondi. A ciascun utente viene messa a disposizione una gamma di strumenti di editing che comprendono filtri, musiche, caratteri editabili, gif e modelli precostituiti da replicare con estrema facilità. Si tratta quindi di uno strumento che ben si presta a quelli che sono i trend topic. Una delle caratteristiche distintive di TikTok è l’algoritmo di raccomandazione intelligente. Un elemento affascinante ma temutissimo.
La raccomandazione intelligente di TikTok
Se TikTok è diventato un fenomeno di portata globale, con oltre 2 miliardi di download su App Store e Google Play, compiendo una scalata rapidissima, è anche merito di quella che chiameremo “raccomandazione intelligente”. Attraverso l’analisi del comportamento dell’utente, l’algoritmo suggerisce contenuti personalizzati basati sui gusti e sulle preferenze individuali. In questo modo, chi apre la piattaforma e inizia a navigare tra i contenuti offerti, ne resta fatalmente attratto come accadde per Ulisse con il canto delle sirene. La popolarità di TikTok è stata alimentata anche da celebrità, influencer e creatori di contenuti che hanno guadagnato una grande visibilità sulla piattaforma creando una nuova professione diffusissima tra giovani e giovanissimi: quella del TikToker.
Perché TikTok fa tremare le Nazioni?
TikTok continua ad avere un impatto significativo sulla cultura digitale e rimane una delle piattaforme social più popolari del momento per via delle sue origini cinesi. Come anticipato, infatti, i governi di alcuni Paesi hanno espresso preoccupazioni riguardo alla possibilità che i dati degli utenti iscritti possano essere accessibili al governo cinese o utilizzati per scopi di sorveglianza.
L’ombra dello spionaggio
TikTok preoccupa perché, come altre piattaforme, software o app di uso quotidiano e comune, presenta delle vulnerabilità che, potenzialmente, potrebbero essere sfruttate da terze parti per accedere ai dati dell’utente o ai suoi dispositivi. La nota piattaforma social, infatti, potrebbe essere utilizzata per attività di spionaggio attraverso la raccolta di dati gestiti dall’app per mezzo dei permessi concessi dall’utente che autorizza l’accesso ai dati del proprio dispositivo oppure impiantando una backdoor che consenta un accesso ai dispositivi che usano l’app di TikTok.