Nel 2020 è stato possibile assistere ad un vero e proprio boom dello shopping online e quindi degli e-commerce. È un fenomeno che si è verificato in tutto il mondo, provocato maggiormente dalla pandemia che ha reso più difficile spostarsi da casa.
Così facendo, online oggi è possibile trovare di tutto, da componenti per computer fino ad accessori per la cucina come sacchetti in silicone per alimenti.
Tutto ciò è stato certificato da un documento reso noto da UNCTAD, ossia la Conferenza delle nazioni unite sul commercio e sullo sviluppo. In questo documento è stato mostrato un aumento del 19% di acquisti globali nel 2020.
I Paesi che hanno ottenuto i migliori risultati
Ecco quindi di seguito una lista dei paesi che hanno visto un considerevole aumento delle vendite online:
- Cina: 1.414,3 miliardi di dollari con un aumento del 24,9% di acquisti;
- Stati Uniti: 791,7 miliardi di dollari con un aumento del 14% degli acquisti totali
- Regno Unito: 130,6 miliardi di dollari; 23,3% degli acquisti totali
- Corea del Sud: 104,4 miliardi di dollari; 25,9% degli acquisti totali
- Canada: 28,1 miliardi di dollari; 6,2% degli acquisti totali
- Australia: 22,9 miliardi di dollari; 9,4% degli acquisti totali
- Singapore: 3,2 miliardi di dollari; 11,7% degli acquisti totali.
Quindi, come possiamo vedere, la crescita più alta è avvenuta nella Corea del Sud in cui gli acquisti sono aumentati di quasi il 6%. In poche parole lo stato asiatico vede i suoi introiti legati al mondo degli acquisti online aumentati di 20 miliardi di dollari, conquistando così il quarto posto della classifica, dietro a Cina, gli stati uniti e il regno unito.
Altri stati che hanno un andamento positivo in questo settore sono: Canada, Australia e Singapore.
Classifica delle performance aziendali nel commercio online
Anche se l’andamento degli acquisti online è più che positivo, lo stesso non si può dire di tutte le società che operano nel web. Infatti era ovvio immaginare come aziende specializzate in sharing economy o turismo abbiano subito un notevole calo che è andato poi a riflettersi sul fatturato totale. Basti pensare a due dei siti più utilizzati nel campo dei viaggi, Booking e Airbnb che, secondo la classifica realizzata da UNCTAD sono passate rispettivamente dal 6° posto al 12° posto della classifica e dal 11° al 13° posto della classifica.
Invece, come possiamo vedere dalla top ten che troverete di seguito, Alibaba, Amazon e JD.com occupano le prime tre posizioni, ottenendo così un giro di affari che si aggira intorno ai 2 miliardi di dollari.
Ecco la classifica:
- Alibaba: 1.145 miliardi di dollari +20,1%
- Amazon: 575 miliardi di dollari +38%
- com: 379 miliardi di dollari +25,4%
- Pinduoduo: 242 miliardi di dollari +65,9%
- Shopify: 120 miliardi di dollari +95,6%
- eBay:100 miliardi di dollari +17%
- Meituan: 71 miliardi di dollari +24,6%
- Walmart: 64 miliardi di dollari +72,4%
- Uber: 58 miliardi di dollari -10,9%
- Rakuten: 42 miliardi di dollari +24,2%