Se hai intenzione di avviare un e-commerce da affiancare al tuo negozio fisico, o semplicemente perché vuoi lanciare un’attività “ex novo”, devi seguire un determinato percorso. L’apertura di un e-commerce non richiede investimenti enormi, ma è giusto ottimizzare il budget a disposizione evitando di commettere errori o di fare passi falsi che rendono il sito poco performante. Nei seguenti paragrafi ti spiego, passo dopo passo, come aprire un negozio online partendo da zero da un punto di vista strategico e burocratico.
Come avviare un e-commerce: la ricerca di mercato
Prima di avviare il tuo e-commerce, dovresti fare una ricerca di mercato per capire in che direzione muoverti. L’ideale sarebbe lanciarsi in un business di nicchia, dove il mercato è potenzialmente “vergine” e non c’è una concorrenza elevata.
Se invece decidi di lanciarti in un mercato piuttosto saturo, come ad esempio l’abbigliamento, allora cerca il modo per differenziarti dai tuoi competitor. Un esempio? Il mondo streetwear oggi è molto diffuso, ma sono pochi i siti che vendono articoli di designer giapponesi. Questa è solo un’idea per differenziarti ed offrire un “plus” alla tua clientela che ti permette di emergere.
Come individuare il CMS e l’hosting
Altro passaggio importante è la scelta del CMS, fondamentale per gestire le vendite, fare marketing e per la SEO. Sono diversi i fattori che incidono: la facilità di installazione, la possibilità di integrare funzionalità personalizzate, la tipologia di gestione del catalogo, l’eventuale presenza di lingue straniere ecc.
Di pari importanza è l’hosting, che deve garantire la massima sicurezza durante la navigazione, ma anche una grande velocità per rendere gradevole l’esperienza d’acquisto. Compatibilità con il software di vendita, ottimizzazione delle risorse, scalabilità e affidabilità sono altri fattori fondamentali da tenere in considerazione quando si sceglie l’hosting.
L’integrazione del gestionale
L’e-commerce deve essere perfettamente integrato con un gestionale in grado di gestire correttamente il magazzino, sbaragliare la concorrenza e rendere il lavoro molto più fluido e veloce per costruire un marketing a misura dei clienti.
MagicStore ad esempio soluzione specifica per i fashion e-commerce, essendo in grado di collegarsi a Prestashop in tempo reale. Inoltre hai le giacenze allineate in tempo reale e ricevi automaticamente gli ordini. Non sono richieste particolari competenze tecniche, poiché il tutto è perfettamente automatizzato.
L’integrazione inoltre è immediata, quindi non è richiesta alcuna operazione di backup né tanto meno devi mettere offline il sito, col rischio di perdere potenziali clienti. Anche durante la fase di integrazione il sito quindi è costantemente online.
Burocrazia apertura e-commerce
Un aspetto noioso, ma necessario per l’apertura di un e-commerce, è quello burocratico.
La prima cosa da fare è aprire una partita IVA. Teoricamente questo step non sarebbe necessario, ma solo se vendi occasionalmente. Trattandosi di un e-commerce, che quindi vende quotidianamente, la partita IVA è richiesta.
Tra le operazioni necessarie c’è l’iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio della tua zona, che ha un costo di circa 100 euro annuali.
Se intendi vendere anche all’estero o acquisti merci al di fuori dell’Italia devi richiedere il VIES (Vat Information Exchange System), che ti abilita ad effettuare operazioni extracomunitarie.
Per aprire un e-commerce devi creare una PEC, che funge non solo come dato obbligatorio da inserire sul sito web, ma anche come indirizzo digitale e sede virtuale dell’attività.
Occhio anche alla scelta del codice ATECO per il commercio online, ossia un codice alfanumerico che classifica l’impresa a livello contributivo. Il codice ATECO per gli e-commerce è 47.91.10.
Anche se l’e-commerce non è un’attività fisica, devi comunque presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) presso l’ufficio SUAP del Comune.
Infine devi iscriverti alla gestione commercianti dell’INPS versando dei contributi a cadenza trimestrale.
Costi per aprire un sito e-commerce
Come hai potuto constatare per stabilire i costi di un e-commerce non devi considerare solo le spese necessarie per realizzare il sito, ma anche quelle per sbrigare le faccende burocratiche.
Chiaramente molto dipende dal tipo di business che intendi mettere in piedi. Se vendi vini pregiati o abiti griffati di marca, chiaramente l’investimento iniziale per l’acquisto di questi prodotti è piuttosto considerevole.
Dare una stima precisa dei costi è difficile, perciò ti consiglio di stabilire un budget da non sforare per ottimizzare al massimo le risorse a tua disposizione. Prima ancora della cifra che intendi spendere, è importante che tu abbia le idee chiare per concentrarti su uno specifico mercato.